Perché andare dallo psicologo? È utile andare in terapia?
Sono alcuni dei quesiti più comuni posti da chi non è mai stato da uno psicologo e magari sta pensando di andarci per la prima volta.
Per quanto oggi sia un po’ più semplice parlare apertamente di sostegno psicologico, molti di noi continuano a vedere la terapia come un’ultima spiaggia, come qualcosa a cui ricorrere soltanto quando si è alle strette.
Questa idea, per quanto in parte comprensibile, è sbagliata. I colloqui psicologici sono di certo utili nel caso una persona soffra di disturbi mentali come l’ansia o la depressione, ma possono anche esserlo in molte altre situazioni, più comuni e meno estreme.
Ecco alcune buone ragioni per andare da uno psicologo, anche se non soffri di psicopatologie o se non hai vissuto eventi traumatici.
1. Sei in una fase di cambiamento
Per quanto molti di noi preferirebbero non doverli affrontare mai, i cambiamenti, che lo si voglia o meno, prima o poi avvengono.
Buoni o cattivi, felici o tristi, i cambiamenti possono essere un fattore di stress. Lavorare con un psicologo prima, durante o dopo un periodo di trasformazione può aiutarti a identificare pensieri e sentimenti, senza venirne travolto, e ad adattarti a una nuova situazione in maniera più serena e meno stressante.
2. Apprendere nuovi meccanismi di coping
Abitudini e meccanismi di coping iniziano a formarsi nella prima infanzia ed è improbabile che cambino dopo i 9 anni. Potresti notare che l’abitudine al bere incontrollato del fine settimana che hai sviluppato durante il periodo universitario potrebbe diventare più intensa o trasformarsi in un problema quotidiano man mano che i tuoi problemi da adulto diventano più grandi.
L’abuso di sostanze o da cibo è solo uno dei tanti modi con cui tendiamo ad affrontare i problemi. Quando ci accorgiamo che qualcosa nei nostri meccanismi di coping non funziona più come un tempo, l’aiuto di un terapista può aiutarci a capire perché ci rivolgiamo a determinate strategie e a chiederci se queste funzionano davvero per noi o se aumentano lo stress.
Se hai sviluppato modi malsani per affrontare lo stress, uno psicologo può aiutarti nel difficile processo di invertire le abitudini nocive e costruirne di nuove.
3. Ti aiuta a compartimentare
Ciò non significa reprimere, ma ritagliarsi un tempo prestabilito, definibile come “tempo per parlare dei miei sentimenti per 60-90 minuti”. In tal modo educhi il tuo cervello a non stressarsi tutto il tempo.
Molte persone che soffrono di ansia trovano utile fare elenchi. Elenchi di cose da fare realizzabili che alleviano il senso di colpa che può derivare dal sentirsi sopraffatti. Ti concentri sul completamento delle attività nell’elenco e nient’altro. Quando hai finito, regalati un cono gelato perché hai fatto una grande conquista.
La terapia è come quelle liste. È un luogo in cui ti sei dato il permesso di concentrarti sulla tua salute mentale e parlare di tutto ciò di cui hai bisogno. Quando hai finito, concediti un piccolo premio, perché è un risultato più grande di quanto pensi.
4. Ti stai isolando di più
Passare dei momenti con sé stessi può essere rigenerante, ma a volte ci rendiamo conto che stiamo trascorrendo troppo tempo da soli; più di quanto sia salutare per noi.
Le persone sono animali sociali che trovano soddisfazione, supporto e incoraggiamento nel connettersi le une alle altre. Se noti che è più difficile trascorrere del tempo con gli amici, la famiglia o impegnarsi in attività sociali, la consulenza può essere utile per individuare le cause profonde dell’isolamento.
5. Ti senti teso nelle tue relazioni
Nessuno ha relazioni perfette, tuttavia, avvertire tensione quando interagisci con gli altri può innescare un senso di malessere da cui potrebbe sembrare impossibile liberarsi.
Se noti più tensione, stress o frustrazione nelle tue relazioni, potresti considerare l’idea di un colloquio psicologico, così da valutare piccoli cambiamenti e aumentare le interazioni positive per ridurre la tensione.
6. Hai pensieri distruttivi o autodistruttivi
Se ti capita con una certa frequenza di pensare di fare del male a te stesso o a qualcun altro, è importante entrare in contatto con uno psicologo.
Uno psicologo può aiutarti a identificare e a indebolire gli schemi dei pensieri negativi, fornendoti un piano d’azione per la tua sicurezza.
7. È meglio per chi ti circonda
Il dialogo e la comunicazione con i tuoi cari sono essenziali al tuo e al loro benessere. Verissimo. Ma cosa accade quando superiamo quel sottile confine tra comunicazione e lamentela costante?
Tutti attraversano periodi in cui sembra che i problemi siano troppi e insormontabili; e tutti provano l’irresistibile impulso di lamentarsene quando questo accade.
Per quanto ti amino, le persone che ti sono più vicine non sono obbligate – e spesso neanche così propense – ad ascoltare con trasporto ogni tuo più piccolo problema. E va bene, perché lo fa già il tuo psicologo, che ha l’obbligo professionale di starti a sentire.
La terapia è ottima per parlare dei tuoi problemi di vita più banali, forse anche più di quelli traumatici. Perché sono questi fattori di stress quotidiani che possono davvero irritarci. Il tuo terapista è lì per te, disposto a sentirti e a lasciarti sfogare. E a volte è tutto ciò di cui hai bisogno.
Quando è utile andare dallo psicologo?
In definitiva, quali benefici potremmo ottenere andando in terapia? Quando è utile andare da uno psicologo?
Ci sono diversi aspetti della nostra vita, del nostro lavoro o delle nostre relazioni che potremmo migliorare con un buon lavoro in terapia:
- Capire come il modo in cui tendiamo a pensare alle cose influisce sui nostri stati d’animo ed emozioni
- Chiarire i nostri valori e definire strategie sul percorso più efficace per raggiungerli
- Imparare a comunicare in modo diretto e assertivo nelle relazioni o sul posto di lavoro
- Costruire la fiducia in noi stessi nelle situazioni sociali
- Acquisire abilità e tecniche genitoriali più efficaci
- Affrontare dolori o perdite complicate
Oltre a combattere i disturbi mentali più comuni, la terapia può anche costituire un potente ed efficace mezzo per progredire verso obiettivi o aspirazioni personali.